Oggi al cinema - 14/01/2011


E' il film d'autore del weekend, vincitore a Roma quest'anno e dalla carica black fin dal titolo, "Kill me please". Insomma, qualcosa di profondamente provocatorio e alternativo, una riflessione sull'eutanaisa da un cineasta europeo poco noto, il belga Olias Barco. Il film ha entusismato il pubblico romano e ottenuto un beneplacito generale della critica, soprattutto web. E poi il bianco e nero tira non poco. Beh è uscito in 20 sale, ma se siete in una città grande il problema non dovrebbe sussistere.

http://contactcinema.blogspot.com/2011/01/review-2011-un-giorno-della-vita.html

E' un film "nuovo" e lo proiettano al cinema. E questo è il motivo (unico) per la visione. Al contrario, potreste recuperare "Nuovo Cinema Paradiso" di Tornatore e finrla lì, magari con una certa dose di artisticità in più. Ed eviterete la Cucinotta e un Haber-fantoccio, oltre ad un cast secondario risibile. Remake di un remake di Tornatore che già, in originalità, scarseggia di suo. Praticamente su Rai1 c'è qualche fiction pure leggermente meglio.


Ritornano i Fotter, nel terzo capitolo della saga comica più amata negli ultimi anni, complice l'atmosfera da barzelletta e il sodalizio De Niro-Stiller, oltre a qualche volgarità da fratelli Farrelly, senza mordente e addolcita. De Niro si è compromesso una carriera di rispetto, Stiller ha costruito invece il personaggio giusto per incassare e magari darsi ad altro. Ma se il primo capitolo si salvava, il secondo ha sdoganato un Dustin Hoffman e una Barbra Streisand in pessima forma (e la cosa soprattutto per il primo era difficile da prevedere), e il terzo riparte dagli stessi protagonisti, con l'ingresso di Jessica-hot-Alba, che in quanto ad espressività non è un portento. Per chi ha visto Zalone la settimana scorsa, questo è il film per replicare una serata divertente e fine a sè stessa.


Sembra interessante, o almeno potenzialmente più digeribile, la visione di "La versione di Barney", soprattutto considerato il gran cast, Dustin Hoffman e Paul Giamatti su tutti, ma anche Rosamund Pike e Minnie Driver, e l'eccentricità del testo cult da cui è tratto. Presentato a Venezia, senza premi, e con qualche distinguo critico, ha dalla sua la carica comica e la verve interpretativa. Esce in contemporanea con gli Stati Uniti, quindi il cinema è obbligatorio.


Yoghi e Bubu finiscono sul grande schermo, così come sarà per i miei adorati "Puffi" (e la cosa non mi fa dormire la notte). Non ho idea della qualità del film e non posso nemmeno immaginarla, giacchè ho evitato caldamente una visione approfondita del trailer e ho spulciato solo qualche recensione, a dir la verità, distruttiva, senza se e senza ma. Su RottenTomatoes la media, come nel caso dei Fotter, è imbarazzante, ma anche il pubblico sembra non aver gradito. E' un film in 3D, per famiglie, ma forse è il caso che portiate i vostri figli in un vero parco naturale. Spendete di meno e ne guadagnate in salute. Uomo avvisato, mezzo salvato.


Anche in questo caso, la critica non ci è andata leggera e il pubblico ha risposto molto peggio del previsto, con un calo fortissimo nel secondo week di programmazione. "Skyline" è un film ad alto contenuto di effetti speciali, ma completamente privo di un interesse narrativo. Lo dirigono i guru del settore, i fratelli Strause, che finora non avevano avuto l'ardire di realizzare una propria opera, ma si erano limitati alla realizzazione di effetti speciali per grandi blockbuster. Il loro è un film a basso budget, e anche a basso incasso.

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