4.5 su 10
Commedia surreale che funziona da product-placement del più noto "riattivatore sessuale" del mondo, la pillola blu, il Viagra. Una storia che poteva esplodere, compromessa da una coralità inutile, che non permette di sviluppare a dovere i caratteri, con una sceneggiatura frettolosa che butta in mare l'assunto inziale e fa della narrazione una serie di gag non sempre connesse, a volte volgarotte, a volte eccessive, quasi mai divertenti. Peccato anche che, nonostante tutto, sia un film freddo e poco propenso a brillare sullo schermo, non aiutato da facce impersonali. Insomma il paradosso, i buoni sentimenti, il furto, il riferimento costante al sesso, la banalizzazione e caricaturalizzazione dei protagonisti come tipici elementi "da villaggio", stancano. E non poco. E quel pò di armonia creata nella prima parte (nonostante il travestitismo edulcorato) è completamente travolta dal no-sense del finale frettoloso, che chiude il teatrino senza coraggio e cadendo nel più mellifluo del correct che non ha nemmeno il coraggio di dichiararsi tale. Infine, didascalie iniziali e finali sul non diretto legame con l'azienda produttrice della pillola blu, hanno un significato finto-alternativo che rende ancora più ovvia la poca forza eversiva del prodotto. Bocciato. E consiglio a chi di dovere di cercare altrove pellicole non distribuite nel nostro paese, perchè di buoni soggetti ce ne sono molti, di buoni film molto pochi.
Commedia surreale che funziona da product-placement del più noto "riattivatore sessuale" del mondo, la pillola blu, il Viagra. Una storia che poteva esplodere, compromessa da una coralità inutile, che non permette di sviluppare a dovere i caratteri, con una sceneggiatura frettolosa che butta in mare l'assunto inziale e fa della narrazione una serie di gag non sempre connesse, a volte volgarotte, a volte eccessive, quasi mai divertenti. Peccato anche che, nonostante tutto, sia un film freddo e poco propenso a brillare sullo schermo, non aiutato da facce impersonali. Insomma il paradosso, i buoni sentimenti, il furto, il riferimento costante al sesso, la banalizzazione e caricaturalizzazione dei protagonisti come tipici elementi "da villaggio", stancano. E non poco. E quel pò di armonia creata nella prima parte (nonostante il travestitismo edulcorato) è completamente travolta dal no-sense del finale frettoloso, che chiude il teatrino senza coraggio e cadendo nel più mellifluo del correct che non ha nemmeno il coraggio di dichiararsi tale. Infine, didascalie iniziali e finali sul non diretto legame con l'azienda produttrice della pillola blu, hanno un significato finto-alternativo che rende ancora più ovvia la poca forza eversiva del prodotto. Bocciato. E consiglio a chi di dovere di cercare altrove pellicole non distribuite nel nostro paese, perchè di buoni soggetti ce ne sono molti, di buoni film molto pochi.
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