Review 2011 - Whip It








7.0 su 10

La seconda visione, a volte, può fare miracoli. Avevo liquidato il film d'esordio alla regia di Drew Barrymore come un mediocre prodotto di intrattenimento simil-alternativo. L'ho rivisto e ho cambiato radicalmente idea. Pur essendo caratterizzato da una semplicità valoriale e da una certa prevedibilità sentimentale, è una pellicola in sè pienamente riuscita, che unisce al gusto della ricostruzione anni '80 (nonostante l'ambientazione sia contemporanea) piccole genialità di copione, mescolando amarcord, accenni a John Hughes e freschezza tipica dei prodotti da teenager privati di quella patina morbosa dei nostri giorni. Non c'è demenzialità, nè analisi noiosa dei percorsi adolescenziali, ma una lettura leggera e curiosa, scaltra e femminista, alla "Adventurland" di Greg Mottola, per intenderci, ambientata in una pista di pattinaggio e non in uno vecchio Luna Park. E tornano i personaggi, anche quelli minori,
definiti a dovere, così come l'immagine femminile si ispira ai criteri mascolini e l'approccio è realistico più che da becera caratterizzazione di quarta mano. Anche le interpretazioni sono meritevoli e il film punta molto su Ellen Page, credibile e ammaliante in un ruolo non banale ma adatto alla sua personalità, a cui si aggiunge un'ottima antagonista, nei panni della madre rigida e severa, Marcia Gay Harden. Ma è l'intero cast, diretto da una Barrymore divertente e gioviale, a funzionare, così come il tono fresco e leggero di una pellicola che non dimentica la centralità della sceneggiatura, affidata a Shauna Cross, la cui esperienza di roller-skaters pare echeggiare, quasi da autobiografia, nel testo, funzionale anche ai modi underground della Barrymore appunto.

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