Tv-Movie of the Day - Le cose che Restano

"Ci sono cose che volano,
Uccelli, Ore, Calabroni,
Ma di loro non m'importa.
Poi ci sono le cose che restano..."
Emily Dickinson



Miniserie in quattro puntate da stasera alle 21,10 su Rai1. Le quattro parti, insieme, formano, sul modello de "La meglio gioventù", il lungometraggio di Gianluca Maria Tavarelli. La proposta in un blog di cinema con relativa segnalazione è dovuta appunto agli  obiettivi del prodotto, presentato alla rassegna del cinema  di Romaquest'anno, e che costituisce, sul modello delle grandi produzioni europee e americane, un modello cinematografico adeguato ad esigenze televisive con ripartizione in più episodi. Ne è un esempio il cast, guidato da Claudio Santamaria, con Ennio Fantastichini, Paola Cortellesi, Lorenzo Balducci, Antonia Liskova, Vincenzo Amato, Francesco Scianna, prfondamente legato al mondo del cinema, così come la scelta di Tavarelli, autore di fiction riuscite, nonchè di un certo numero di lungometraggi ben accolti, a cui aggiungere lo sforzo produttivo di Rai Fiction a livelli superiori alla media. Il modello de "La meglio gioventù" divenuta un classico del cinema italiano, e ben accolta ovunque, tanto da risulatare in molti paesi uno dei migliori prodotti cinematografici realizzati nel decennio 2000-2009, resta primario. D'altronde se nel film di Giordana la dimensione corale oltrepassa tutte le tappe storiche del nostro paese, e inserisce i personaggi nei drammi collettivi, pregnanti, Tavarelli decide di ambientare tutto in soli due anni e il montato di sei ore non potrà che riguardare argomementi più attuali, dall'immigrazione all'omosessualità al lutto. Il regista parte da Giordana, che dice di aver apprezzato, come si evince dalle note di regia, e dai progetti a lunga temporalità come "Heimat" e cerca di affescare la società italiana del nuovo millennio. Scritto da i due sceneggiatori più bravi del nostro cinema, da cui deriva anche il soggetto, Sandro Petraglia e Stefano Rulli, "Le cose che restano" sembra una ghiotta occasione per godere di uno spaccato sociale sulla carta non stereotipato nè vuoto tramite la Tv generalista . Per questo, la visione ci pare obbligata. E attendete un preciso resoconto finale sul blog, sperando che il prodotto si mostri all'altezza delle aspettative.

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