40 - La Danse: Le Ballet de l'Opéra de Paris
Wiseman dirige la danza. E ne viene fuori un mondo interiore esteriorizzato in movimenti, passi, allenamenti, esibizioni. Questo è quanto, questo è tutto. Niente narrazione apparente, solo costruzione mentale prima che artistica.
Voto: 7.5/10
Inedito in Italia
39 - Il concerto ( "Le concert")
Mihaileanu alla prova del nove. Ancora storia, ma non il nazismo di "Train de vie", ma il comunismo nell'orbita sovietica. Il tono cambia e si preferisce un film ibrido, che passa continuamente tra dramma e commedia, senza mai diventare nessuna delle due. Questa continua ambivalenza segue un andamento musicale e il concerto è una "farsa drammatica" che culmina in un finale emozionante, di pacificazione.
Voto: 7.5/10
Uscita: 5 febbraio 2010
38 - Oltre le Regole - The messenger
Un film che colpisce al cuore, come scrissi. E che, ad una seconda visione, ho rivalutato anche per certe scelte di sceneggiatura (non tutte). Due interpretazioni mozzafiato, con Ben Foster bravo quanto Harrelson, e un senso di dramma viscerale che esplode in più punti fanno di "The messenger" un'opera compatta, imperfetta, ma non per questo poco rilevante. Oren Moverman riesce ad evitare il qualunquismo politico e la facile ideologia, e si rifugia nello sguardo impietrito del dolore.
Voto: 7,5/10
Uscita in Italia: 16 aprile 2010
37 - L'uomo che verrà
Questo film è un omaggio e una denuncia. Ma è anche un film profondamente sincero, più vicino ad Olmi che alla narratività da fiction che ha impregnato la materia negli ultimi anni. Diritti mette su un luogo reale, una storia reale, e la analizza sotto il profilo individuale, della singola comunità, attraverso gli occhi di una bambina. Il film, che cita "Il labirinto del fauno", è un atto d'accusa contro la guerra, in riferimento al caso specifico di Monte Sole, ma è anche un pertinente sguardo storico a tutto tondo, in cui l'immedesimazione richiede, come ne "Il vento fa il suo giro", l'uso del dialetto. Infine, grazie anche alla brillante prova di Greta Zuccheri Montanari, "L'uomo che verrà" è un'accorata riflessione sull'infanzia rubata. E le ultime sequenze sono raggelanti.
Voto: 7,5/10
Uscita in Italia: 22 gennaio 2010
36 - Il segreto dei suoi occhi
Alla fine, anche Campanella con il suo Oscar fa capolino nella chart. "Il segreto dei suoi occhi" è un film di rara bellezza estetica, molto ingegnoso nell'assetto narrativo, ma anche perfettamente allineato agli standard sudamericani dei nostri giorni. E' un'opera trascinante, per certi versi anche disturbante, che riesce ad unire componente storiografica (un salto nel passato dell'Argentina di 25 anni fa) a singolo caso, a sua volta, tramite flashbacks reiterati, in grado di dipanare una matassa di personaggi perfettamente delineati. E' una pellicola emozionante ed impetuosa, ma allo stesso tempo rallentata, per tenere in tensione lo spettatore fino alla conclusione.
Voto: 7,5/10
Uscita in Italia: 4 giugno 2010
35 - Fantastic Mr. Fox
Wes Anderson ambienta i "Tenenbaum" nel mondo animato delle volpi di Roald Hahl, estromette un pizzico di crudeltà, senza perdere il tratto cinico nella definizione della famiglia e della società e delinea piccoli personaggi animati da diversi intenti e con le sottigliezze/sfumature psicologiche degli umani. Rielabora la sua poetica filmica (inconfondibile anche in un mondo completamente diverso), e segue Henry Selick nella stop-motion, non perdendo nemmeno la sua profonda estrosità visiva. Un cast originale eccezionale, integrato ai personaggi e una realizzazione tecnica perfetta al limite del lavoro artigianale.
Voto: 7,5/10
Uscita in Italia: 16 aprile 2010
34 - Toy story 3
"Toy story 3" è la degna conclusione di un grande progetto, cominciato un decennio fa. E' un'opera affascinante per quanto riguarda la costruzione scenica e visiva (con tanto di citazione a Miyazaki, che è un omaggio sincero) e rappresenta una conclusione poetica della trilogia, sulla scia delle prime sequenze di "Up", ormai molto in voga alla Disney (e alla Pixar), a quanto pare. Il giudizio, assolutamente positivo, è stato un pò frenato da una seconda visione del film dopo la quale, pur apprezzando in tutto la geniale e commovente definizione dei personaggi, soprattutto in relazione ad un finale che non fa ricorso ad una possibile (e facile) continuità, ho cominciato a scorgere caratteristiche (come il flashback sulla storia di Lotso) non troppo convincenti. Anche i nuovi "toy", tra cui Ken e Barbie, pur essendo travolgenti, hanno smantellato l'assetto iniziale (un prodotto più marcatamente infantile) e tendono ad esprimere questa salita verso l'alto cominciata con Lasseter, che ha tantissimi pregi, ma, per un verso, svilisce la componente dell'animazione intesa come fruibilità immediata a destinazione (soprattutto) infantile.
Voto: 7,5/10
Uscita in Italia: 7 luglio 2010
33 - Machete
Che l'exploitation avesse bisogno di una rivalutazione, lo credevo da tempo. Che la rivalutazione fosse appannaggio di Rodriguez, era chiaro, in parte, da "Planet Terror". Ma la vera sorpresa sta altrove. Nel fatto che "Machete" non è un semplice divertissment da ventunesimo secolo, è anche un film che vanta trovate di sceneggiature geniali e che è un vero sollazzo anche per i non cultori. La pellicola usa ottime caratterizzazioni, e rende credibili attori non necessariamente capaci, ma perfetti per ruoli del genere, che uniscono carica surreale a componente underground. Un film-cult, per definzione, genesi, caratteristiche con tanto di weirdo-scene a go-go in un mare di sangue di pomodoro.
Voto: 7,5/10
Inedito in Italia
32 - Urlo - Howl
Opera omnia su Allen Ginsberg, capace di unire biografia parziale a momento clou della vita/carriera (il processo per oscenità riguardo il poema "Urlo"). James Franco si esprime attraverso la modalità-intervista, ma anche l'elemento processuale ha una sua valenza, con due grandi interpreti chiamati alla difesa e accusa, Jon Hamm e David Strathairn. Splendida resa fotografica e grande accuratezza nell'inserire una componente visionaria in grado di collegare i diversi momenti pregnanti del poema, con enfasi e forza poetica. Diretto da Rob Epstein e Jeffrey Friedman, il film diventa l'opera lgbt militante dell'anno.
Voto: 8/10
Uscita in Italia: 27 agosto 2010
31 - Four lions
Un film folle, caustico, cattivo, che fa ridere dove si dovrebbe piangere, che si prende in giro, ma con un retrogusto tutt'altro che banale nella definizione del terrorismo. Chris Morris va a Londra e mette insieme una squadra di "terroristi per caso"e li inquadra nelle loro amenità, nelle loro idiozie, senza dimenticare di dissacrare proprio tutto. Mette su una commedia alla Iannucci, dal tocco british, che è black a tutto tondo e arriva ad inquietare in più punti. Tagliente e cattiva, fino alla fine. E quando vai a pensare che è tutta una boutade, il finale ti spiazza.
Voto: 8/10
Inedito in Italia
Wiseman dirige la danza. E ne viene fuori un mondo interiore esteriorizzato in movimenti, passi, allenamenti, esibizioni. Questo è quanto, questo è tutto. Niente narrazione apparente, solo costruzione mentale prima che artistica.
Voto: 7.5/10
Inedito in Italia
39 - Il concerto ( "Le concert")
Mihaileanu alla prova del nove. Ancora storia, ma non il nazismo di "Train de vie", ma il comunismo nell'orbita sovietica. Il tono cambia e si preferisce un film ibrido, che passa continuamente tra dramma e commedia, senza mai diventare nessuna delle due. Questa continua ambivalenza segue un andamento musicale e il concerto è una "farsa drammatica" che culmina in un finale emozionante, di pacificazione.
Voto: 7.5/10
Uscita: 5 febbraio 2010
38 - Oltre le Regole - The messenger
Un film che colpisce al cuore, come scrissi. E che, ad una seconda visione, ho rivalutato anche per certe scelte di sceneggiatura (non tutte). Due interpretazioni mozzafiato, con Ben Foster bravo quanto Harrelson, e un senso di dramma viscerale che esplode in più punti fanno di "The messenger" un'opera compatta, imperfetta, ma non per questo poco rilevante. Oren Moverman riesce ad evitare il qualunquismo politico e la facile ideologia, e si rifugia nello sguardo impietrito del dolore.
Voto: 7,5/10
Uscita in Italia: 16 aprile 2010
37 - L'uomo che verrà
Questo film è un omaggio e una denuncia. Ma è anche un film profondamente sincero, più vicino ad Olmi che alla narratività da fiction che ha impregnato la materia negli ultimi anni. Diritti mette su un luogo reale, una storia reale, e la analizza sotto il profilo individuale, della singola comunità, attraverso gli occhi di una bambina. Il film, che cita "Il labirinto del fauno", è un atto d'accusa contro la guerra, in riferimento al caso specifico di Monte Sole, ma è anche un pertinente sguardo storico a tutto tondo, in cui l'immedesimazione richiede, come ne "Il vento fa il suo giro", l'uso del dialetto. Infine, grazie anche alla brillante prova di Greta Zuccheri Montanari, "L'uomo che verrà" è un'accorata riflessione sull'infanzia rubata. E le ultime sequenze sono raggelanti.
Voto: 7,5/10
Uscita in Italia: 22 gennaio 2010
36 - Il segreto dei suoi occhi
Alla fine, anche Campanella con il suo Oscar fa capolino nella chart. "Il segreto dei suoi occhi" è un film di rara bellezza estetica, molto ingegnoso nell'assetto narrativo, ma anche perfettamente allineato agli standard sudamericani dei nostri giorni. E' un'opera trascinante, per certi versi anche disturbante, che riesce ad unire componente storiografica (un salto nel passato dell'Argentina di 25 anni fa) a singolo caso, a sua volta, tramite flashbacks reiterati, in grado di dipanare una matassa di personaggi perfettamente delineati. E' una pellicola emozionante ed impetuosa, ma allo stesso tempo rallentata, per tenere in tensione lo spettatore fino alla conclusione.
Voto: 7,5/10
Uscita in Italia: 4 giugno 2010
35 - Fantastic Mr. Fox
Wes Anderson ambienta i "Tenenbaum" nel mondo animato delle volpi di Roald Hahl, estromette un pizzico di crudeltà, senza perdere il tratto cinico nella definizione della famiglia e della società e delinea piccoli personaggi animati da diversi intenti e con le sottigliezze/sfumature psicologiche degli umani. Rielabora la sua poetica filmica (inconfondibile anche in un mondo completamente diverso), e segue Henry Selick nella stop-motion, non perdendo nemmeno la sua profonda estrosità visiva. Un cast originale eccezionale, integrato ai personaggi e una realizzazione tecnica perfetta al limite del lavoro artigianale.
Voto: 7,5/10
Uscita in Italia: 16 aprile 2010
34 - Toy story 3
"Toy story 3" è la degna conclusione di un grande progetto, cominciato un decennio fa. E' un'opera affascinante per quanto riguarda la costruzione scenica e visiva (con tanto di citazione a Miyazaki, che è un omaggio sincero) e rappresenta una conclusione poetica della trilogia, sulla scia delle prime sequenze di "Up", ormai molto in voga alla Disney (e alla Pixar), a quanto pare. Il giudizio, assolutamente positivo, è stato un pò frenato da una seconda visione del film dopo la quale, pur apprezzando in tutto la geniale e commovente definizione dei personaggi, soprattutto in relazione ad un finale che non fa ricorso ad una possibile (e facile) continuità, ho cominciato a scorgere caratteristiche (come il flashback sulla storia di Lotso) non troppo convincenti. Anche i nuovi "toy", tra cui Ken e Barbie, pur essendo travolgenti, hanno smantellato l'assetto iniziale (un prodotto più marcatamente infantile) e tendono ad esprimere questa salita verso l'alto cominciata con Lasseter, che ha tantissimi pregi, ma, per un verso, svilisce la componente dell'animazione intesa come fruibilità immediata a destinazione (soprattutto) infantile.
Voto: 7,5/10
Uscita in Italia: 7 luglio 2010
33 - Machete
Che l'exploitation avesse bisogno di una rivalutazione, lo credevo da tempo. Che la rivalutazione fosse appannaggio di Rodriguez, era chiaro, in parte, da "Planet Terror". Ma la vera sorpresa sta altrove. Nel fatto che "Machete" non è un semplice divertissment da ventunesimo secolo, è anche un film che vanta trovate di sceneggiature geniali e che è un vero sollazzo anche per i non cultori. La pellicola usa ottime caratterizzazioni, e rende credibili attori non necessariamente capaci, ma perfetti per ruoli del genere, che uniscono carica surreale a componente underground. Un film-cult, per definzione, genesi, caratteristiche con tanto di weirdo-scene a go-go in un mare di sangue di pomodoro.
Voto: 7,5/10
Inedito in Italia
32 - Urlo - Howl
Opera omnia su Allen Ginsberg, capace di unire biografia parziale a momento clou della vita/carriera (il processo per oscenità riguardo il poema "Urlo"). James Franco si esprime attraverso la modalità-intervista, ma anche l'elemento processuale ha una sua valenza, con due grandi interpreti chiamati alla difesa e accusa, Jon Hamm e David Strathairn. Splendida resa fotografica e grande accuratezza nell'inserire una componente visionaria in grado di collegare i diversi momenti pregnanti del poema, con enfasi e forza poetica. Diretto da Rob Epstein e Jeffrey Friedman, il film diventa l'opera lgbt militante dell'anno.
Voto: 8/10
Uscita in Italia: 27 agosto 2010
31 - Four lions
Un film folle, caustico, cattivo, che fa ridere dove si dovrebbe piangere, che si prende in giro, ma con un retrogusto tutt'altro che banale nella definizione del terrorismo. Chris Morris va a Londra e mette insieme una squadra di "terroristi per caso"e li inquadra nelle loro amenità, nelle loro idiozie, senza dimenticare di dissacrare proprio tutto. Mette su una commedia alla Iannucci, dal tocco british, che è black a tutto tondo e arriva ad inquietare in più punti. Tagliente e cattiva, fino alla fine. E quando vai a pensare che è tutta una boutade, il finale ti spiazza.
Voto: 8/10
Inedito in Italia
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