30 - Fish Tank
La regista è da tenere d'occhio. Si chiama Andrea Arnold ed è una potenziale Ken Loach al femminile, con tanto di descrizione psicologica coerente, senza essere forzata. "Fish Tank" è un film duro, una sorta di corrispettivo meno mostruoso del film di Lee Daniels. A differenza di "Precious", però, indaga con spessore nella società inglese senza essere una caricatura abominevole o affine al melò. L'asciuttezza e la problematicità aumentano, anche grazie ad un ottimo duetto tra la protagonista Katie Jarvis e l'ottimo Michael Fassbender.
Voto: 8/10
Uscita in Italia: 23 Luglio 2010
29a - Greenberg
Osteggiato da un numero congruo di critici, amato da altri, snobbato da un pubblico che non c'è, il film della rinascita/trasformazione di Ben Stiller è quanto di meglio si possa attendere dal cinema indipendente americano e riesce ad essere abbastanza cinico per colpire nel segno senza perdere la sua essenza o meglio quella del regista, un bravo Noah Baumbach, che prosegue il suo viaggio nella tagliente cerchia famigliare/amicale, con forza di poco inferiore al suo film più riuscito, "Il calamaro e la balena". "Greenberg" lancia Greta Gerwig e fa intendere che in Ben Stiller non c'è solo del comico, anzi l'altra faccia dell'attore è molto più riuscita e sfumata.
Voto: 8/10
Inedito in Italia
29b - Please Give
Altro film che viene direttamente dagli Stati Uniti, indipendente, con alla regia la televisiva Nicole Holofcener. Un altro piccolo saggio meticoloso, curato, ben recitato, corale di un'America invisibile, che vive nella propria intimità problematica e nella sua originalità famigliare, di vicinato.
I personaggi non sono monodimensionali, il tocco comedy non manca, il cast è omogeneo. La coppia Rebecca Hall-Amanda Peet funziona alla perfezione. E non chiediamo altro, applaudiamo con vigore.
Voto: 8/10
Uscita in Italia: 1 Dicembre 2010 (Homevideo)
28 -Affetti e dispetti ("The maid- la nana")
Un film bizzarro, come la protagonista, una tata da tempo inglobata nella famiglia, che subisce un graduale crollo nervoso, quando si vede destabilizzata nelle sue mansioni da altre aiutanti. Il ritratto di Raquel è un piccolo dipinto in movimento che echeggia classici dell'arte rurale, compassato, a cui, il regista talentuoso Sebastián Silva, unisce la componente dissacratrice e alcune gag per una risata ed un fondo di disperazione e di riflessione. Splendida è la recitazione di Catalina Saavedra, e altrettanto notevole l'impiento narrativo, lineare ma non banale.
Voto: 8/10
Uscita in Italia: 25 giugno 2010
27 - Non è ancora domani - La pivellina
E' un piccolo film. Intenso. Una pellicola, coprodotta da Italia e Austria, che sembra venuta fuori da un cilindro magico, magari quello di un circo, nella Roma periferica, in un accampamento-casa. "La pivellina" è un film che sembra un documentario, povero di mezzi, stilisticamente più complesso di quanto sembri, dolce, ma anche non in linea con il pregiudizio sociale, un film in cui la genitorialità diventa un'occasione di vita. E il finale, con la bambina nelle braccia della donna dai capelli rosso fuoco, ci sembra rassicurante. Così come il circo ci da un'immagine diversa, lontana dalla crudeltà de "La strada" di Fellini e affine ad un mondo a parte, non integrato, ma al contempo felice, forse di più. Opera delicata del duo Tizza Covi e Rainer Frimmel.
Voto: 8/10
Uscita in Italia: 14 maggio 2010
26 - Les Amours Imaginaires
Altro giro, altra scoperta, o meglio conferma. Torna Xavier Dolan, classe 1988, e mette in scena un triangolo amoroso affascinante, ma al contempo distante, come se fosse un'evoluzione moderna del "Jules e Jim" di Truffaut, depurato da componenti sovrastrutturali e ricondotto ad una situazione visivamente insieme complessa e accattivante, in cui le mescolanze artistiche sono il punto di partenza e l'estetismo quello di arrivo. Dolan, artista policentrico, è un genietto folle da tenere d'occhio e il suo film, pur partendo da un soggetto complesso e non troppo originale, trova una propria collocazione nella misura. Scopritelo, vi piacerà.
Voto: 8/10
Inedito in Italia
25 - Il rifugio ("Le Refuge")
La Francia è prepotentemente presente nella chart. Fa capolino Ozon con "Il rifugio", penultima opera di una carriera mutevole e ben riuscita. "Il rifugio" è un film in bilico, magari minore e non troppo originale, ma dotato di una carica umana che non ha molti riscontri nel cinema francese. Il tutto grazie ai due interpreti, Isabelle Carré e Louis-Ronan Choisy, che riescono a dar vita ad un duetto emotivamente forte e non banale. Ozon si conferma grande lettore e affina una storia melodrammatica in un rigorso sguardo, vincolato ad un "rifugio".
Voto: 8/10
Uscita in Italia: 27 agosto 2010
24 - La bocca del lupo
E' emozionante far riferimento ad un documentario come "La bocca del lupo". Per varie ragioni. In primo luogo perchè è un'opera artistica che crea piuttosto di montare, che diventa poesia piuttosto che narrazione, che descrive una realtà oggi non più esistente (la protagonista è venuta a mancare dopo la realizzazione del film) e anche un'ottica pulita, su una tematica spinosa, riassorbita con lucidità, nella sua naturalezza. E' un film discreto, che non forza lo spettatore, ma riesce a far breccia con la sua visione antichizzata e naturalistica di Genova e con il suo incedere calmo, la sua narrazione timida, fino ad un finale-intervista piuttosto esaustivo. La storia di Vincenzo Motta e Mary Monaco diventa una piccola grande storia, profonda e intima. Dirige Pietro Marcello, e va dato atto che la realizzazione del film è stata possibile attraverso l'intervento dei Gesuiti.
Voto: 8/10
Uscita in Italia: 19 febbraio 2010
23 - Rabbit Hole
Il film di Nicole Kidman scala la classifica e consente a John Cameron Mitchell di rilanciare una carriera in modo più omogeneo. "Rabbit hole" è un film elaborativo, di interpretazioni, di silenzi, di incomprensioni, con un ottimo cast, che vede schierati Aaron Eckart, Sandra Oh, Dianne West, oltre alla spendida Nicole, mai in forma come ora, nell'impresa di mettere in scena, con lucidità, il lutto di un figlio. La costruzione scenica e la rigidità interpretativa sono funzionali ad esprimere, in modo indiretto, un dolore che penetra nelle pareti delle case. E il finale ci è sembrato una sorta di chiusa, necessaria alla vita che continua. Toccante, non a livello immediato, ma nel profondo.
Voto: 8/10
Inedito in Italia
22 - Porco Rosso
E' del 1992, ma in Italia è uscito solo quest'anno. Miyazaki valica i confini, integra la narrazione con la storia e arriva a sorvolare l'Italia, in piena epoca fascista. "Porco Rosso" è un film attento, meticoloso, privo della spinta idealista e legata ad una sfera surnaturale dell'ultima fase, ed è un film più concreto, adulto, lontano sia Totoro che dall'estetismo immaginifico che ha avuto ne "La città incantata" la sua vetta assoluta. Il motto "Preferisco essere un maiale, che diventare fascista" dovrebbe girare nella testa dei nostri politicanti di bassa lega. E l'aeronautica dovrebbe ringraziare per lo spot.
Voto: 8/10
Uscita in Italia: 12 novembre 2010
21 - La prima cosa bella
Voto: 8/10
Uscita in Italia: 15 gennaio 2010
Non arriva in top-20 ed è un mio rammarico, perchè "La prima cosa bella" è un film sincero, intenso, espressione viva della capacità del regista Virzì di incanalare la sua poetica in un ritratto che risente di una sorta di autobiografismo e che permette di leggere la società italiana molto meglio di altri film ad indicazione pedagogica con taglio drammatico. "La prima cosa bella" è un omaggio all'Italia, una riflessione sulla famiglia, una storia poetica che fa perno su interpreti bravissimi (la Ramazzotti è la perla, visto che regge la prima parte del film completamente da sola) e anche un amarcord toccante, con una Sandrelli perfetta e l'asse Mastandrea-Pandolfi non da meno. "La prima cosa bella" non è il miglior film italiano dell'anno, ma solo perchè Virzì non osa, ma si limita a narrare in una pellicola che è un pò la sintesi cinematografica delle sue passate esperienze.
La regista è da tenere d'occhio. Si chiama Andrea Arnold ed è una potenziale Ken Loach al femminile, con tanto di descrizione psicologica coerente, senza essere forzata. "Fish Tank" è un film duro, una sorta di corrispettivo meno mostruoso del film di Lee Daniels. A differenza di "Precious", però, indaga con spessore nella società inglese senza essere una caricatura abominevole o affine al melò. L'asciuttezza e la problematicità aumentano, anche grazie ad un ottimo duetto tra la protagonista Katie Jarvis e l'ottimo Michael Fassbender.
Voto: 8/10
Uscita in Italia: 23 Luglio 2010
29a - Greenberg
Osteggiato da un numero congruo di critici, amato da altri, snobbato da un pubblico che non c'è, il film della rinascita/trasformazione di Ben Stiller è quanto di meglio si possa attendere dal cinema indipendente americano e riesce ad essere abbastanza cinico per colpire nel segno senza perdere la sua essenza o meglio quella del regista, un bravo Noah Baumbach, che prosegue il suo viaggio nella tagliente cerchia famigliare/amicale, con forza di poco inferiore al suo film più riuscito, "Il calamaro e la balena". "Greenberg" lancia Greta Gerwig e fa intendere che in Ben Stiller non c'è solo del comico, anzi l'altra faccia dell'attore è molto più riuscita e sfumata.
Voto: 8/10
Inedito in Italia
29b - Please Give
Altro film che viene direttamente dagli Stati Uniti, indipendente, con alla regia la televisiva Nicole Holofcener. Un altro piccolo saggio meticoloso, curato, ben recitato, corale di un'America invisibile, che vive nella propria intimità problematica e nella sua originalità famigliare, di vicinato.
I personaggi non sono monodimensionali, il tocco comedy non manca, il cast è omogeneo. La coppia Rebecca Hall-Amanda Peet funziona alla perfezione. E non chiediamo altro, applaudiamo con vigore.
Voto: 8/10
Uscita in Italia: 1 Dicembre 2010 (Homevideo)
28 -Affetti e dispetti ("The maid- la nana")
Un film bizzarro, come la protagonista, una tata da tempo inglobata nella famiglia, che subisce un graduale crollo nervoso, quando si vede destabilizzata nelle sue mansioni da altre aiutanti. Il ritratto di Raquel è un piccolo dipinto in movimento che echeggia classici dell'arte rurale, compassato, a cui, il regista talentuoso Sebastián Silva, unisce la componente dissacratrice e alcune gag per una risata ed un fondo di disperazione e di riflessione. Splendida è la recitazione di Catalina Saavedra, e altrettanto notevole l'impiento narrativo, lineare ma non banale.
Voto: 8/10
Uscita in Italia: 25 giugno 2010
27 - Non è ancora domani - La pivellina
E' un piccolo film. Intenso. Una pellicola, coprodotta da Italia e Austria, che sembra venuta fuori da un cilindro magico, magari quello di un circo, nella Roma periferica, in un accampamento-casa. "La pivellina" è un film che sembra un documentario, povero di mezzi, stilisticamente più complesso di quanto sembri, dolce, ma anche non in linea con il pregiudizio sociale, un film in cui la genitorialità diventa un'occasione di vita. E il finale, con la bambina nelle braccia della donna dai capelli rosso fuoco, ci sembra rassicurante. Così come il circo ci da un'immagine diversa, lontana dalla crudeltà de "La strada" di Fellini e affine ad un mondo a parte, non integrato, ma al contempo felice, forse di più. Opera delicata del duo Tizza Covi e Rainer Frimmel.
Voto: 8/10
Uscita in Italia: 14 maggio 2010
26 - Les Amours Imaginaires
Altro giro, altra scoperta, o meglio conferma. Torna Xavier Dolan, classe 1988, e mette in scena un triangolo amoroso affascinante, ma al contempo distante, come se fosse un'evoluzione moderna del "Jules e Jim" di Truffaut, depurato da componenti sovrastrutturali e ricondotto ad una situazione visivamente insieme complessa e accattivante, in cui le mescolanze artistiche sono il punto di partenza e l'estetismo quello di arrivo. Dolan, artista policentrico, è un genietto folle da tenere d'occhio e il suo film, pur partendo da un soggetto complesso e non troppo originale, trova una propria collocazione nella misura. Scopritelo, vi piacerà.
Voto: 8/10
Inedito in Italia
25 - Il rifugio ("Le Refuge")
La Francia è prepotentemente presente nella chart. Fa capolino Ozon con "Il rifugio", penultima opera di una carriera mutevole e ben riuscita. "Il rifugio" è un film in bilico, magari minore e non troppo originale, ma dotato di una carica umana che non ha molti riscontri nel cinema francese. Il tutto grazie ai due interpreti, Isabelle Carré e Louis-Ronan Choisy, che riescono a dar vita ad un duetto emotivamente forte e non banale. Ozon si conferma grande lettore e affina una storia melodrammatica in un rigorso sguardo, vincolato ad un "rifugio".
Voto: 8/10
Uscita in Italia: 27 agosto 2010
24 - La bocca del lupo
E' emozionante far riferimento ad un documentario come "La bocca del lupo". Per varie ragioni. In primo luogo perchè è un'opera artistica che crea piuttosto di montare, che diventa poesia piuttosto che narrazione, che descrive una realtà oggi non più esistente (la protagonista è venuta a mancare dopo la realizzazione del film) e anche un'ottica pulita, su una tematica spinosa, riassorbita con lucidità, nella sua naturalezza. E' un film discreto, che non forza lo spettatore, ma riesce a far breccia con la sua visione antichizzata e naturalistica di Genova e con il suo incedere calmo, la sua narrazione timida, fino ad un finale-intervista piuttosto esaustivo. La storia di Vincenzo Motta e Mary Monaco diventa una piccola grande storia, profonda e intima. Dirige Pietro Marcello, e va dato atto che la realizzazione del film è stata possibile attraverso l'intervento dei Gesuiti.
Voto: 8/10
Uscita in Italia: 19 febbraio 2010
23 - Rabbit Hole
Il film di Nicole Kidman scala la classifica e consente a John Cameron Mitchell di rilanciare una carriera in modo più omogeneo. "Rabbit hole" è un film elaborativo, di interpretazioni, di silenzi, di incomprensioni, con un ottimo cast, che vede schierati Aaron Eckart, Sandra Oh, Dianne West, oltre alla spendida Nicole, mai in forma come ora, nell'impresa di mettere in scena, con lucidità, il lutto di un figlio. La costruzione scenica e la rigidità interpretativa sono funzionali ad esprimere, in modo indiretto, un dolore che penetra nelle pareti delle case. E il finale ci è sembrato una sorta di chiusa, necessaria alla vita che continua. Toccante, non a livello immediato, ma nel profondo.
Voto: 8/10
Inedito in Italia
22 - Porco Rosso
E' del 1992, ma in Italia è uscito solo quest'anno. Miyazaki valica i confini, integra la narrazione con la storia e arriva a sorvolare l'Italia, in piena epoca fascista. "Porco Rosso" è un film attento, meticoloso, privo della spinta idealista e legata ad una sfera surnaturale dell'ultima fase, ed è un film più concreto, adulto, lontano sia Totoro che dall'estetismo immaginifico che ha avuto ne "La città incantata" la sua vetta assoluta. Il motto "Preferisco essere un maiale, che diventare fascista" dovrebbe girare nella testa dei nostri politicanti di bassa lega. E l'aeronautica dovrebbe ringraziare per lo spot.
Voto: 8/10
Uscita in Italia: 12 novembre 2010
21 - La prima cosa bella
Voto: 8/10
Uscita in Italia: 15 gennaio 2010
Non arriva in top-20 ed è un mio rammarico, perchè "La prima cosa bella" è un film sincero, intenso, espressione viva della capacità del regista Virzì di incanalare la sua poetica in un ritratto che risente di una sorta di autobiografismo e che permette di leggere la società italiana molto meglio di altri film ad indicazione pedagogica con taglio drammatico. "La prima cosa bella" è un omaggio all'Italia, una riflessione sulla famiglia, una storia poetica che fa perno su interpreti bravissimi (la Ramazzotti è la perla, visto che regge la prima parte del film completamente da sola) e anche un amarcord toccante, con una Sandrelli perfetta e l'asse Mastandrea-Pandolfi non da meno. "La prima cosa bella" non è il miglior film italiano dell'anno, ma solo perchè Virzì non osa, ma si limita a narrare in una pellicola che è un pò la sintesi cinematografica delle sue passate esperienze.
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