Stasera in Tv alle 21,10 su can5 - Il diavolo veste Prada



Miranda coordina l’essenza di ogni cosa, come se fosse un falco protettore delle numerose e reiterate inettitudini umane, pronta a schiacciare ogni sintomo di avarizia da lavoro,di lassismo, squartando le sue piccole
rondinelle, infilzate da artigli che niente, in paragone, sono le unghie alla
francese smaltate di un grigio satinato. Miranda non incarna, ma è la perfezione,
si percepisce una lodevole distanza, come se dovessimo incontrare una
regina. La Wintour è il modello (non) dichiarato, ma il personaggio è merito della Streep, forse più Anne Wintour di quanto lo sia stata l'editrice nel suo bel documentario "The september Issue" (da noi recensito). Il film, piuttosto lungo (e sarà estenuante guardarlo sulla Tv commerciale) è diretto da un mestierante, David Frankel, molto incline al televisivo, e per quanto ricordo, molto legato ad un'ottica anni '80. E' un prodotto molto godibile, ma troppo strutturato per essere un "pastiche" sopraffino e troppo educato per essere una satira corrosiva. Certo, come detto più volte, è un antesignano del genere. Va detto che, apochi anni di distanza, nonostante qualche aporia, riesce a tenere alta l'attenzione, a differenza dei suoi successori, grazie ad un cast artistico eccellente. Oltre a Meryl, Anne Hathaway e Emily Blunt combattono per questioni di sceneggiatura, ma anche di bravura. Vince la Blunt, anche se oggi vincerebbe la Hathaway. Stanley Tucci è il solito istrione. Se Harry potter potevano risparmiarselo, visto che oggi la saga è conclusa (aporia di poco conto, se non fosse che è proprio la missione impossibile ad essere troppo fuori luogo), hanno fatto bene a mostrare vestiti, indossati con garbo e cognizione di causa, perchè di "Sex and the City" ne abbiamo uno, anzi due, sul grande schermo, e la cosa ci ha fatto rivoltare (soprattutto il secondo capitolo) per pressapochismo e futilità. Anche l'elemento editoriale, di managment è interessante e non banale. Le scelte musicali vanno alla rinfusa, pescano negli hit di allora ("Jump" di Madonna) e nel passato. Ma il film va da sè.

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