Il canto di Paloma
Il film di Claudia Llosa mostra una sensibilità femminile. Non una sensibilità pacata, bensì fortemente contraddittoria. E' un film dalla parte delle donne. Ma è anche un atto d'accusa. Contro la società, contro la famiglia. La madre di Fausta ha mantenuto vivo nella figlia il terrore di ciò che aveva sconvolto la sua vita: la violenza sessuale. Fausta è una piccola ragazza in un paese che oscilla tra modernità e paganesimo convinto, tra credenza e dato, tra amore e distacco. Il film è disturbante. Alla lunga serie di piani-sequenze, inquadrature statiche, si contrappone un senso di paura che la macchina da presa e l'interpretazione attoriale enfatizzano come se noi fossimo sulla scena. Tuttavia la pellicola non glorifica il sentimentalismo, ma lo attenua, alla luce delle esperienze passate e lo riconduce in un'ottica esotica che ci sembra al dì fuori del mondo che conosciamo. La location è importante.Il paesaggio è parte integrante, non semplice cartolina. Se fosse un romanzo sarebbe un Harmony, forse, ma con delle pagini nere, numerose, che farebbero impallidire la dark novel e il romanzo dell'orrore. Candidato all'Oscar (il titolo è "The milk of sorrow" in inglese), si avvale di una performance a tutto tondo di Megaly Soldier.
Il film di Claudia Llosa mostra una sensibilità femminile. Non una sensibilità pacata, bensì fortemente contraddittoria. E' un film dalla parte delle donne. Ma è anche un atto d'accusa. Contro la società, contro la famiglia. La madre di Fausta ha mantenuto vivo nella figlia il terrore di ciò che aveva sconvolto la sua vita: la violenza sessuale. Fausta è una piccola ragazza in un paese che oscilla tra modernità e paganesimo convinto, tra credenza e dato, tra amore e distacco. Il film è disturbante. Alla lunga serie di piani-sequenze, inquadrature statiche, si contrappone un senso di paura che la macchina da presa e l'interpretazione attoriale enfatizzano come se noi fossimo sulla scena. Tuttavia la pellicola non glorifica il sentimentalismo, ma lo attenua, alla luce delle esperienze passate e lo riconduce in un'ottica esotica che ci sembra al dì fuori del mondo che conosciamo. La location è importante.Il paesaggio è parte integrante, non semplice cartolina. Se fosse un romanzo sarebbe un Harmony, forse, ma con delle pagini nere, numerose, che farebbero impallidire la dark novel e il romanzo dell'orrore. Candidato all'Oscar (il titolo è "The milk of sorrow" in inglese), si avvale di una performance a tutto tondo di Megaly Soldier.
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