La comedy-romance di Roger Mitchell è banale. Ma di quella banalità surreale che avevano i classici del genere da Audrey Hepburn in poi. E' un'accozzaglia di personaggi, primari e secondari, con una sceneggiatura che rimanda alla coralità della commedia british (non a caso la scrive Richard Curtis). E' melensa, quasi diabetica (La famosa sequenza della panchina è diventata un cult per le giovani coppie, musica di Ronan Keating in sottofondo compresa). Ma è una commedia entrata nel cuore, una "Pretty Woman" degli anni '90. I motivi del successo sono vari. Prima di tutto, è ben recitata. E non parlo tanto delle star Roberts e Grant, che ammiccano, ma dei coprotagonisti. In particolare lo Spike di Rhys Ifans è diventato un character imponente, capace di oltrepassare, per le risate che provoca con un atteggiamento che oscilla tra il bear pansessuale e il bambinone dalla faccia da schiaffi, il genere e diventare elemento autonomo rispetto al film. In realtà, tutto il cast è discreto. Altro motivo della bontà del film sta nella bravura di Mitchell che evita volgarità inopportune, ma non mostra moralismo o limiti. Mi piace ricordare la colonna sonora firmata Trevor Jones con l'aggiunta di numerose canzoni zuccherose da "She" nella versione di Costello a quelle di gruppi pop ormai scomparsi, fino a Keating. E anche se i brani ono talvolta stucchevoli, permettetemi di consigliarveli per San Valentino. Prezzo modiche e giusta atmosfera.
PS ma oggi non c'è la sfilata del carnevale di Notting Hill?
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