Review - Precious

 











Sono letteralmente esterrefatto. "Precious" è un film mediocre, strutturato come una puntata di una serie tv. Lo potremmo definire "Everybody hates Chris", stessa ambientazione, costumi, fotografia, nella forma del dramma. Mary j Blige cantava "No more drama", alludendo alla sua storia. Mary J Blige canta anche la title-track della soundtrack in questo film. La comunità nera era criminalizzata in maniera lieve in "The blind side", qui si arriva, nella definizione dei due genitori, ad un mix di violenza fisica e psicologica, odio, contrasto, pura cattiveria subdola e manifesta, che non ha eguali. Il film sulla Harlem del 1987 è un film sporco e degradante, tanto crudele che non uscirebbe nemmeno dai fascicoli di polizia criminale. La violenza è una cappa continua da una parte, le disgrazie sono così tante che si stenta, o meglio, proprio non ci si crede. Lee Daniels, candidato anche come Miglior Regista, esordiente, dirige un piccolo mostro cinematografico in cui ogni cosa sconfina in un deserto di emozioni umane. Le emozioni ci sono, ma non ci riguardano. Per dare vita ai loro personaggi, le interpretazioni hanno un'unica base di partenza: convincersi di trovarsi emotivamente in quella situazione. "Il magico se", per intenderci. Ma al contempo tutto è così arido, come il deserto, che il cuore invece di aprirsi si ottura. Il montaggio, così come la traballante sceneggiatura con i superflui sogni con cui evadere dalla realtà, sono da film di serie-B. Si vede che ci sono pochi mezzi, che si tratti di un film indie, ma soprattutto si vede che si tratti di un film uscito dal Sundance. Il festival di Redford ha sfornato piccoli cult. Dovrebbe, però, cercare strade diverse dalla provocazione continua. Anche perché questo film, al di là della resa tecnica, non ha niente di alternativo. Tornando alle interpetazioni, la Sidibe è molto superiore a Mo'nique, se non altro per scrittura del character. Mo'nique, alla svolta della sua carriera, dimostra una forte capacità di competenza drammatica, ma ciò che diminuisce la portata della performance è l'assoluta mancanza di verosimiglianza del suo personaggio.

La recensione è del 13 Febbraio, il film esce questo fine settimana in Italia.

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