Film "natalizi" da evitare - 31 Dicembre

Nine



Su SkyCinema1 alle 21,00

Il trailer ci aveva colpito. In negativo. "Nine" è il disastro annunciato, declamato, enfatizzato. Cosa non va in "Nine"? Paradossalmente i singoli elementi artistici, dal figurativo al sonoro, dal tecnico all'interpretativo, non sono niente male. Molto buona la direzione della fotografia, il sonoro non è scadente, costumi, scenografia ed un cast stellare. Il più osteggiato dai critici è stato Daniel Day-Lewis, la cui prova, in realtà, è discreta, senza lode ma anche senza infamia. Per il resto, Marion Cotillard condensa nel suo personaggio molte sfumature. Va detto che in questo film il cuore latita, la recitazione è teatrale e perfettamente monocorde, ma la Cotillard riesce, comunque, a fare del suo. E anche Fergie ha un ruolo che le calza.Penelope Cruz, Judi Dench e Nicole Kidman sono superprofessionali, senza vero charme e senza convinzione. Un Regista in crisi esistenziale e il rapporto con le sue donne non è, d'altronde, una tematica tanto hot. I sequel abbondano, i registi non li abbandonano quasi mai. Anche i Registi d'autore si sono convertiti al commerciale e sfornano un film all'anno. "Nine" parte col piede sbagliato perchè si ispira a Fellini, riproduce un'illusione non moderna, novecentesca. Ma soprattutto "Nine" continua a sbagliare durante il suo incedere. Ripetutamente. Un Musical può avere varie funzioni: soprattutto può essere in grado di collegare le storie, non di disgiungerle. I musical moderni integrano parti cantate a parti recitate. "Nine" ci prova ma il risultato è pessimo. Ogni cosa è artificiale, l'intemezzo risaputo, lo stile di Marshall ovvio. In più, ogni azione si riannode su sè stessa e finisce senza avere una conclusione vera e propria. Il film è visione e suono, senza essere gusto, piacere. E se Chicago è un prodotto buono, "Nine" è più vicino a "Memorie di una Geisha". Lo spettacolo cominci, sembra proferire già il trailer. Ma anche se fossimmo in teatro la nostra attenzione cadrebbe e ci perderemmo in un sonno caldo, lieto, salvo poi svegliarci al suono dell timbro da telefilm della doppiatrice della Cruz. E ci sembrerà di essere di fronte ad un film dell'orrore, con le mani sulla testa per la disperazione di aver gettato del tempo.

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