Review 2011- Holy water

4.5 su 10

Commedia surreale che funziona da product-placement del più noto "riattivatore sessuale" del mondo, la pillola blu, il Viagra. Una storia che poteva esplodere, compromessa da una coralità inutile, che non permette di sviluppare a dovere i caratteri, con una sceneggiatura frettolosa che butta in mare l'assunto inziale e fa della narrazione una serie di gag non sempre connesse, a volte volgarotte, a volte eccessive, quasi mai divertenti. Peccato anche che, nonostante tutto, sia un film freddo e poco propenso a brillare sullo schermo, non aiutato da facce impersonali. Insomma il paradosso, i buoni sentimenti, il furto, il riferimento costante al sesso, la banalizzazione e caricaturalizzazione dei protagonisti come tipici elementi "da villaggio", stancano. E non poco. E quel pò di armonia creata nella prima parte (nonostante il travestitismo edulcorato) è completamente travolta dal no-sense del finale frettoloso, che chiude il teatrino senza coraggio e cadendo nel più mellifluo del correct che non ha nemmeno il coraggio di dichiararsi tale. Infine, didascalie iniziali e finali sul non diretto legame con l'azienda produttrice della pillola blu, hanno un significato finto-alternativo che rende ancora più ovvia la poca forza eversiva del prodotto. Bocciato. E consiglio a chi di dovere di cercare altrove pellicole non distribuite nel nostro paese, perchè di buoni soggetti ce ne sono molti, di buoni film molto pochi.

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