Top & Flop of 2010

Fratelli "serpenti". Il più talentuoso Casey perde la sfida con un gran lavoratore come Ben. Colpa di Joaquin e dell'atteggiamento troppo indie.


Le Inglesine. La Carter mangia la Blunt dal blockbuster al piccolo film e prenota una nomination all'Oscar. La Blunt commette tre sbagli su tre film, la Carter tre scelte azzeccate su tre.

Questione di stile. Rebecca Hall è affascinante e raffinata e soprattutto fa l'attrice in film-gioiello, Sarah Jessica Parker, tra una serata e un'altra, gira "Sex and the city" e qualche banalità orrenda. E non fa l'attrice.




Gli Inespressivi. Ma in modo diverso. Ford è alla fine di una carriera da Indiana Jones e arranca un pò ovunque, Worthington ha tutto da mostrare.



Padre e Figlio. E Leo è diventato più bravo e oculato nella scelta dei film del padre. Scorsese lo ha adottato, Nolan valorizzato. Crowe sconta la suddistanza da Ridley Scott.


I bamboccioni. Il talento fa la differenza, anche con la stessa espressione "americana". Fraser realizza il suo film più brutto, Damon passa da Eastwood a Greengrass ma soprattutto convince con i Coen.

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