L'Olocausto in formato cinematografico- Il "Giorno della memoria" in TV stasera

Train de vie - Un treno per vivere

In onda su Cult alle 21,00

In onda su La7 alle 15,55

Il "capolavoro" sull'Olocausto, il film che riesce in un'unica inquadratura a segnare il peso della portata storica di un evento tanto grave e abnorme. Sottovalutato dai critici internazionali e ricondotto ad una parodia beffarda, è un film lancinante e discreto, ma di una malinconia incredibile, difficile da spiegare a parole. Radu Mihaileanu mette insieme diverse radici culturali, cita lo sterminio di varie componenti etniche, in un treno verso la speranza difficile da dimenticare. E, come detto, in un'unica sequenza di gran cinema, fa gelare il sangue.

Il falsario - Operazione Bernhard

Alle 21,05 su RAI3

Un pò calligrafica ed eccessivamente prevedibile la parabola dell'ebreo-falsario Salomon Sorowitsch, chiamato a collaborare con i tedeschi, operando sul fronte delle falsificazione delle banconote estere. Il destino di un uomo si intreccia con la collettività e il dilemma, scontato, è il solito: "Collaborazione" o "Dignità"? Film fatto per piacere alla Academy (vinse l'Oscar come Miglior film straniero), ne rimane ben poco.


La vita è bella

Su Iris alle 21,10

"La vita è bella"è l'ultimo film italiano che ha avuto una risonanza internazionale notevole. Va dato merito a Benigni di aver saputo mettere mano in modo egregio alla materia e di aver messo su un prodotto storico basato essenzialmente su gag ed elementi manichei netti. Va dato atto, inoltre, al comico toscano, di essere stato in grado di capovolgere la tristezza in risata e viceversa, usando lo slapstick e non perdendo il proprio stile, riconoscibile chiaramente. "La vita è bella" è, però, un film molto leggero, mieloso, codardo, privo della forza necessaria ad un prodotto del genere e che evoca più la pietà che l'indignazione, sulle splendide note di Piovani. E' una fiaba che non fa porre domande, quasi rassicurante, sebbene drammatica.

The Reader - A voce alta

 Alle 21,15 su SkyCinemaHits

Per certi versi il riscontro con la tematica dell'Olocausto è forzato, ma la contestualizzazione e la riflessione non amorosa (con tanto di scene spinte), legata al processo per crimini contro la donna, esplora le concezioni giusnaturalistiche e giuspositiviste riguardanti la tematica del "crimine" affrontate nel vero processo di Norimberga. La donna, incolta e illetterata, interpretata da una brava (ma non da Oscar) Kate Winslet, diventa il simbolo di un paese contraddittorio, in cui la condanna diventa da una parte giustizia, dall'altra vendetta, in cerca di un capro espiatorio, rispetto ad un'intera società consapevole della portata storica dell'evento inerme e omertosa.

Il pianista

Stasera su StudioUniversal alle 23,10


Il capolavoro drammatico sulla Shoah (termine improprio) rimane, a pochi anni di distanza, "Il pianista" di Roman Polanski, storia vera di Władysław Szpilman. Il film, oltre ad affrontare la tematica della persecuzione ebraica in Polonia e a dare profonda compattezza e visione al carcere-ghetto creato in Varsavia, è un incessante e forte atto di lirismo, in cui si coglie appieno lo spaesamento di un grandioso Adrien Brody, che vaga in un mondo di solitudine e distruzione,  l'eco di note di un pianoforte. La musica è la salvezza, mentre il mondo rimbomba della musica della morte.

Ogni cosa è illuminata

 su PremiumCinema alle 23,20

Ripropongo un vecchio commento

La storia del passato come collante di una serie di "cimeli" che creano un'individualità. Jonhatan è un ragazzo ebreo americano piuttosto atipico. Occhialoni tondi grandi e faccia pulita. E' un alieno e Elijah Wood è l'attore più adatto. Cerca la Storia famigliare, trova l'Olocausto e la città Trachimbrod, in Ucraina. Ovvero la "non città". A suon di divertimento iniziale, con tanto di storpiatore di Inglese a guidarlo , Eugene Hütz, leader dei Gogol Borello, presenti nel film, il racconto prende, in modo percettibile, un altro filo e indulge su quegli unici strumenti/oggetti rimasti del vecchio paese in una casa circondata da girasoli. Ogni cosa è illuminata, allora, come da titolo. Un piccolo film, meritevole e intenso, con una prima parte irresistibile, e un'ottima capacità visionaria. Dirige Liev Schreiber.

 

 

Jakob il bugiardo

Su Iris alle 23,20

Terzo atto della Shoah-in-commedia, dopo Mihaileanu e Benigni. Dirige Peter Kassovitz, c'è Robin Williams. Non ho avuto modo di vederlo.

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