Review - Un marito di troppo




 
C'ha messo due anni per arrivare in sala. Cosa strana, per non dire stranissima, per una commedia. Soprattutto se nel cast c'è Uma Thurman e Colin Firth. Ma, poi, i nodi vengono al pettine. E si capisce il perchè del ritardo. "Un marito di troppo" è di per sè un film in ritardo. Uscito nel 2008, sembra una di quelle pellicole pseudo-amorose con qualche tono da screwball anni '90. Manca Julia Roberts e Richard Gere, ci sono un'impallata Uma Thurman e un piacione de noantri Sam Shepard che sembra una versione occidentale di Javier Bardem. Colin Firth torna a fare lo stoccafisso, dopo Bridget Jones, e il film è un panegirico attorno al paradosso. Se già l'assunto, con tanto di bimbo ultratecnologico, è risibile, le estreme conseguenze del "matrimonio accidentale" sono condotte seguendo uno schema narrativo infantile, poco originale, irritante, e pure mal recitato (non entro nel merito della regia, firmata Griffin Dunne, perchè forse la direzione degli attori, il lavoro di macchina, sono una copia sbiadita di qualche film anni '80). Il risultato è trascurabile, e la visione poco utile, giacchè il film si dimentica facilmente.


Commenti