"Zombieland" in Italia è uscito un mese fa solo in versione homevideo. Ed è un peccato. Perchè è un vero fenomeno irriverente e ben costruito, che strappa molte risate e fa emergere la capacità di scrittura dei sceneggiatori statunitensi. Così i quattro folli e azzeccati personaggi sono non solo vincenti, ma anche inseriti in un contesto narrativo vincente. E gli attori evitano di gigioneggiare e tendono alla caratterizzazione, in modo personale e con le giuste sfumature. L'idea di una terra popolata da zombie è frutto della cultura cinematografica horror tradizionale, alla Romero. "Zombieland" ha il merito di contaminare quella cultura con una dose ampia di umorismo, di sincopi dialogiche, di esagerazione e di qualche buon sentimento. Il regista, Ruben Fleischer, non fa altro che ravvivare un genere, quello della comedy-teen, comedy-family, che sembrava perduto e crea un marchio che unisce vecchi luoghi comuni della tradizione horror a una storia che è insieme parossistica, divertente, avventurosa e forte, con tanto di capacità visionaria che è insieme commerciale e pubblicitaria. La comedy-horror non sarà una novità, ma in questo caso, come dimostra il successo al box office americano e la messa in rodaggio di un atteso sequel, è una manna dal cielo. Anche perchè, nell' on the road verso la speranza, i quattro protagonisti si trovano ad interagire e scoprire le caratteristiche di ognuno. Senza attori (e cammei) del genere, il film sarebbe stato un fiasco. E così Harrelson sembra uscito da un ranch dei Coen, cinico e violento da far paura, Jesse Eisenberg da un film di Jared Hess con qualcosa del Mark Zuckenberg, in quanto a intelligenza, da lui interpretato in "The Social Network", Emma Stone corona una stagione d'oro, per lei, nata in film del genere teen sempre politicamente scorretti, e Abigail Breslin è una bambina che si diverte e sceglie ruoli da bambina, a differenza delle sue coetanee che si legano, sin dalla tenera infanzia, a film strappalacrime. Il cammeo è del grande Bill Murray e solo quello vale non solo la visione, ma anche l'acquisto/noleggio del dvd, per godere di extra e voci in originale, in attesa di un sequel.
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