Trailer


Ne abbiamo più volte accennato. E' il film-indie passato per tutti i maggiori festival, fino ad arrivare nella sezione collaterale di Cannes. Il film, con protagonisti due grandi del nuovo cinema indipendente, Michelle Williams e Ryan Gosling, ha una tematica strettamente legata alla chiave amorsosa, anche se l'intensità e il piglio registico sono ben diversi dal semplice film commerciale. Attendo fortemente.



Non ho apprezzato, anche se avrei pensato al peggio, il trailer di un film atipico per Ron Howard, "The dilemma", una comedy classica con Vince Vaughn e Kevin Jones affiancati da una spendida Jennifer Connelly. Più curioso, ma il set lo permette, l'accostamento di comprimari di nota molto diversi, da Quuen Latifah a Channing Tatum, fino al revival (iniziato quest'anno in modo netto con il "Black Swan" di Aronofsky") di Winona Ryder.




Peter Weir torna alla carica con l'ennesimo progetto amizioso. va detto che, in pochi casi, ha fallito e che l'ultimo "Master & Commander" ci sembra un prodotto di alto profilo, a differenza del giudizio di molti. "The way back" è qualcosa di più di un semplice ritorno, è un kolossal di vecchia guardia e le difficoltà di inserirsi nel mondo post-Avatar sono difficili. La storia narra di un gruppo di prigionieri d un gulag in Siberia e della loro miracolosa fuga. Un cast superlativo con Colin Farrel, Mark Strong, Jim Sturgess, Saorsie Ronan, Ed Harris we un sogetto adattato dal libro di memorie di Sławomir Rawicz.



Dopo aver incantato Cannes, e con ritardo rispetto ad una prima data prevista, esce il 29 ottobre "L'illusionista" del regista Sylvain Chomet, che adatta un soggetto di Tati e segue la strada di una poesia raffinata e intimistica che si lega ad una capacità visiva complessa. L'animazione di Chomet non è solo funzionale alla trama, ma acquista un valore artistico pregevolissimo in relazione alla cura maniacale/manuale di un regista che è un artigiano di immagini in movimento.



Sarà finalmente presentato nel nostro paese, al Festival di Roma, "Carlos" di Oliver Assays. Il regista ci propone un'ennesima variazione del gangster-movie, ormai di moda nel nuovo cinema (il Mesrine di Cassel è di qualche anno fa, diretto da Richet). "Carlos" è il soprannome attribuito a Ramírez Sánchez, terrorista con i lineamenti sudamericani, che entra a far parte di organizzazioni violente filo-palestinesi e mette in atto attacchi terroristici nel periodo generale della "tensione" in Europa. Il film è pensato per la televisione, con una scansione dei 330 Minuti in tre puntate. Va detto, che sarà presentato nella versione cinematografica nel nostro paese.

Commenti