Trailer del giorno- In aggiornamento





Torna il vecchio John Landis e stavolta promette bene, molto bene. Anche perchè la storia e la location, incentrata su due serial killer in piena epoca vittoriana, sono sulla carta forti. Il cast è perfetto, Simon Pegg e Andy Serkis protagonisti arcigni e grotteschi e un nutrito gruppo di personaggi minori, da Isla Fisher a Tom Wilkinson, a Stephen Merchant. L'unico limite forse è rapprresentato dalla sceneggiatura affidata a Piers Ashworth e Nick Moorcroft, che negli ultimi tempi, hanno lanciato la saga "St Trinian's" nuovamente sul grande schermo con poco successo di critica.

Ecco il poster:


















Vero caso del panorama indie americano dell'anno, "Animal kingdom" è un prodotto con grandi potenzialità. Il film, caratterizzato da una rudezza evidente sin dal titolo, è un gioco a rimpiattino condotto da un malvivente tra la redenzione formale e la violenza sostanziale, in un mondo, quello del "regno animale" dove vince il più forte, il più debole è sconfitto. Darwin applicato al mondo del crimine. Nel cast Guy Pearce.




E' una produzione Michael Bay e Steven Spielberg, dirige D.J. Caruso, fantoccio regista che inanella film d'azione uno dopo l'altro. E così, chiuso il capitolo "Disturbia", accusato di essere una troppo evidente copia del classico di Hitchcock "La finestra sul cortile", almeno a livello ideativo (in realtà il tribunale ha rigettato questa interpretazione) e a qualche anno da "Eagle Eye", meno fortunato, ecco arrivare un'opera di formazione (o almeno con protagonsita adolescente) affine agli alieni e compagnia bella. Si chiama "Io sono il numero quattro" e vanta un protagonista meno pompato del solito, ma altrettanto inespressivo, Alex Pettyfer.




Stefano Incerti cerca di convincere laddove altri hanno fallito: nella rappresentazione di un'opera insieme minimalista, ma non necessariamente poco vendibile. Non a caso, la scelta di Toni Servillo va un pò in questa direzione (ed è proprio l'attore mimetico a diventare il trampolino di lancio pubbliciario, tanto che si fa esplicito riferimento al dittico che lo vedeva protagonista, "Il Divo" e "Gomorra", con le scritte incluse nel trailer). Eppure appare qualcosa di forzato, sebbene venga evitata la solita statica casa del gioco come unico luogo scenico e domini un'azione maggiore e una regia attenta. Mi riferisco al personaggio della donna, di nazionalità asiatica, che da una parte sembra allontanare l'elemento realista (e quindi ancorato alla napolitaneità), dall'altro è quasi incomprensibile nel corretto inserimento dell'intreccio. Il film esce il 15 ottobre per la Lucky Red.




"The tempest" è il film di Julie Taymor presentato a Venezia fuori concorso con scarso successo di critica l'ultimo giorno della mostra. Le motivazioni sembrano varie. Oltre alla riprosizione di Shakespeare in un un contesto completamente nuovo (il personaggio principale Prospero passa dal maschile dell'opera originaria al femminile, con Helen Mirren in questo caso), anche l'aspetto visivo ha lasciato interdetti molti spettatori. Nel cast Ben Whishaw, Russel Brand, Djimon Hounsou, Alfred Molina.

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