Review - 9


"9" è un gioiellino. E' anche un film cupo, visionario, adulto, mostruoso, in cui la visione di un mondo sconvolto è molto dissimile da una visione pacificata, zuccherosa, magari poetica del film di animazione versione edulcorata di certe case di produzione. In "9" c'è la poesia della disperazione, della distruzione, della morte, del nulla, della violenza. Il film, che parte dal cortometraggio omonimo del 2005, crea degli esserini imperfetti, visivamente complessi, che mediano tra l'umanità, ormai scomparsa, e la macchina, che ha vinto e ridotto la terra ad una larva di sè stessa. Questi esseri, marchiati con un numero, rappresentano l'unico afflato umano, l'unica possibilità di rinascita. Il film è una guerra, un misto di diverse personalità, un dramma che coinvolge reperti storici e oggetti misteriosi, scienza e umanità, di sacrificio. Anche visivamente la regia di Shane Acker, il complesso lavoro di creazione tarmite computer grafica dei personaggi (da notare il lavoro tecnico, evidenziato negli extra del dvd), la capacità creativa ( e non dimentichiamo che la produzione è di Tim Burton e Timur Bekmambetov che in capacità visionaria hanno l'occhio esperto). La musica è del fidato compositore di Tim, Danny Elfman. Una delle pellicole migliori del 2009, da noi uscita solo in dvd nel settembre del 2010.

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