The best comeback part 1

Il "comeback" al cinema. La definizione è molto ampia. In realtà la rubrica si focalizza su chi è riuscito a risalire la china del successo.

Quindi si comincia:
Robert Downey Jr.
Lo riconoscete? E' proprio Iron Man ed è proprio Sherlock Holmes. Negli ultimi 5 anni ha praticamente monopolizzato l'attenzione mediatica e fatto di piccoli film come "Guida per riconoscere i tuoi santi" e "Kiss kiss bang bang" dei cult del decennio appena trascorso. Eppure Robert ha subito una battuta d'arresto per molti anni, dovute a problematiche con la droga e la detenzione. Ora, ad anni dalla nomination per "Chaplin", e ad anni dal set, controverso, di "Ally McBeal", Robert ha incasellato una serie di successi da capogiro, diventando il Re di Hollywwod nonchè l'istrione per eccellenza. Il suo comeback vale 10.


Dennis Hopper
Recentemente venuto a mancare, Dennis Hopper è stata un pò la mina vagante di Hollywood. Eppure, nonostante il caratteraccio indipendente, è stata una sorta di istituzione per il sistema. Con Hopper e "Easy Rider" si afferma un circuito cinematografico indie, non incline al facile ricongiungimento con i vecchi valori. Un periodo di cesura riguarda gli anni '70 e '80, quando Hopper sperimentò malessere e apatia, nonchè uso di stupefacenti. Il ritorno avvenne in coincidenza con un film del tutto difforme dagli standard. "Velluto Blu" di David Lynch. E così Dennis Hopper tornò al sistema, nella posizione che gli confaceva: la star che non vuole essere star. Il suo comeback vale 10.

Alec Baldwin


Oggi è un Re della commedia. Ma, senza 30Rock, la serie ideata dalla grande Tina Fey, la sua carriera stava naufragando. Non tanto per i ruoli, anche se il Razzie non aveva aiuto, quanto per la vita privata e i contrasti post-divorzio con Kim Basinger per la figlia. Storia molto complessa da analizzare. Oggi lavora con Meryl Streep, sceglie film di successo, e si prepara a dire addio a 30Rock, un pò il giro di boa per la rinata celebrità.






Michey Rourke
L'ultimo vero comeback è quello di Mickey Rourke, completamente trasformato. L'attore ebbe un periodo negativo per la sua immagine, con frequentazioni poco pulite e l'uso di droghe, tanto da dover abbandonare progressivamente la carriera cinematografica. Una serie di flop e questioni personali lo portarono fuori dal jet-set. La rinascita avviene in correlazione al film "The wrestler" dove offre l'interpretazione di un uomo che lotta per tornare ai fasti e conquista tutti, fino a sfiorare l'Oscar (quell'anno vinto da Sean Penn per"Milk") e rilanciandosi in contesti da blockbuster lontano dai suoi inizi (è il villain di "Iron man 2").











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