Trailer 2010



Il primo titolo da tenere in considerazione è "Farewell" di un regista emerso agli occhi del grande pubblico con la candidatura all'Oscar del suo "Joyeux Noel", Christian Carion. Il film è una spy story con argomentazioni politiche complesse, ambientato nel periodo della guerra fredda. Cast multiforme con Kusturica, il bravo Guillame Canet e William Dafoe. Vedremo.


"Welcome to the Rileys" ha tutta l'aria di essere un film indie americano, con personaggi poco sfumati e grossi aloni di disperazione sul volto (magari anche accentuando il trucco, come nel caso di Kristin Stewart). Allo stesso modo la provenienza del regista dal mondo musicale, nonostante un nome importante (si tratta di Jake Scott, figlio di Ridley), non è un buon punto di partenza. La storia, per quanto ben fatta, è modellata su criteri standard e molto hollywoodiani. Ma si tenga conto della variabile Melissa Leo, scoperta dal grande pubblico in "Frozen River", e di James Gandolfini, che cerca un riscatto da alcuni titoli recenti non del tutto riusciti.




Come non si può partire prevenuti con un remake di un film di due anni fa, soprattuttto se si tratta di un bellissimo film svedese, quel "Lasciami Entrare" che ha rifondato un genere, quello vampire-horror, annullando del tutto la componente mostruosa, così come quella sensuale della tradizione cinematografica? Impossibile per una questione di principio. E' un vampiro-vampira umano che emerge nei tratti delicati di una bravissima Lina Leandersson protagonista del film originale. Ed è soprattutto una storia adolescenziale trattata con garbo e all'insegna dell'economia di mezzi. Gli Stati Uniti rispondono con il progetto di Reeves, director di "Cloverfield", con alto budget e con Kodi Smit-McPhee, ormai affine al genere, e Chloe Moretz,stellina di Kick-ass. Con tutto il rispetto per il progetto, siamo scettici non sulla riuscita ma sulla necessità di un'operazione che sa di marketing puro. Ed è una routine aberrante di un sistema che non ha più idee.



Probabilmente "Never let me go" è un azzardo e un film difficile da metabolizzare. Perchè, nonostante l'ambientazione e la scelta del cast faccia presagire una pellicola classica, domina il senso di mistero che avvolge una sci-fiction con argomenti tanto complessi, fino a toccare il senso stesso della vita, in una società in cui alcuni uomini sono letteralmente cloni di sè stessi, "creati" per donare organi, ma al contempo accomunati da sentimenti umani. La storia di tre ragazzi si intreccia e si dipana per l'intera pellicola. E se i nomi dei protagonisti sono Carey Mulligan, Keira Knightley e Andrew Garfield, quest'anno atteso con "The social network" di Fincher e prossimo Spiderman a basso budget,e la pellicola è tratta da una novella di Kazuo Ishiguro, autore del celbre "Quel che resta del giorno", l'attesa non può essere placata con nessuna anticipazione o breve preview. Esigiamo una data di release italiana.

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