Basilicata coast to coast





L'ennesima delusione del cinema italiano. Senza se e senza ma. Rocco Papaleo dirige un on the road che mescola campanilismo regionale a digressioni turistiche poco efficaci. E il peggio viene dai personaggi, scritti come se fossero desunti da un libro elementare. Piuttosto che raffiguare la realtà del momento, si preferisce andare a scavare nel passato e, in alcuni punti, si sfiora il ridicolo, facendo credere che sia poetico (La Mezzogiorno e la visione, da piccola, di Babbo Natale). I caratteri, tutti e senza distinzione, sono scritti malissimo, quasi come se il viaggio fosse, per tutti, un'occasione di rivalsa rispetto al passato. E soprattutto il passato non è pacificato a livello interpretativo in poche righe, ma ricco di sottotrame che legano una cosa all'altra, fino ad eccedere e a compromettere quel minimo di credibilità che un film, sebbene con forti connotati comico-grotteschi, deve mantenere per essere un amarcord sulle radici originarie del regista, lucano convinto, alla prima prova in questa veste. Le cose, dopo un inizio discreto, diventano pesanti e il film che dura poco più di 90 minuti insostenibile. Una lunga serie di clichè e una recitazione in parte esasperata rendono alcuni protagonisti irriconoscibili. Mi riferisco ad Alessandro Gassman o a Giovanna Mezzogiorno che, nel contesto, stonano e non poco, anche se uno tenta, con scarso successo, di copiare il padre, l'altra è così brava che riesce in parte a nascondere l'inadeguatezza di scrittura del suo personaggio. Briguglia è l'eterno giovincello, Papaleo l'istrione dal solito sguardo drammatico, il resto comparse o poco più. Max Gazzè non parla per tutto il film, recita con la mimica. Scelta coraggiosa e riuscita. Peccato che anche qui, la storia del suo carattere faccia acqua da tutte le parti. E la Basilicata da costa a costa diventa un viaggio dispersivo verso il nulla.

Commenti

  1. Non l'ho ancora visto, quindi non voglio straparlare, anche perché di italiano escono solo due o tre chicche all'anno (di Salvatores un'altra?). So comunque che è presente nel Torneo dei film che ho organizzato, e sono curioso di vedere che voto gli darai. Naturalmente sei anche tu invitato a partecipare. Nel seguente link tutte le info:
    http://torneodeifilm.blogspot.com/

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  2. solo di Salvatores nella commedia, anche se anche lì, nonostante mi sia piaciuto, ci sono delle battute da neuro. Poi Virzì, che è un mito, che ha fatto il vero capolavoro dell'anno ( e non solo). Questo io non te lo consiglio.Comunque mi iscrivo al Torneo...ti anticipo che il voto è 5

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