Simon Konianski







Simon Konianski è un personaggio che sta all'hiddish-style quanto un gatto sta ad un topo. E Konianski è il topo che sogna di trasformarsi in gatto (la metamorfosi di Apuleio), pur essendo destinato a rimanere topo (Lucio invece, dopo la metamorfosi in asino, riesce a riconquistare la sua fisicità umana). Ma il paragone con Apuleio e con la lunga schiera dei nostos in genere deriva dal tratto itinerante, "on the road", che contraddistingue l'intera pellicola. E' un film parzialmente picaresco, senza attitudine moraleggiante, e con una lievissima componente hiddish stereotipata evidente in qualche vocabolo o giù di lì. Forse è una commistioni di clichè, di situazioni già viste, di banalità. Inoltre è un film che non ha uno sviluppo serio. La pellicola diretta da Micha Wald intesse relazioni discutibili tra elementi scoordinati, senza un minimo di sostegno narrativo. Ogni cosa è comprensibile, ma ogni cosa conta poco o nulla. Ogni cosa che è accade durante il viaggio, accade. Ma se non accadesse, non sarebbe un problema per lo script. Perchè il film, a parte alcuni dialoghi decenti, è un insieme finto-autoriale di gag, con una descrizione dei personaggi macchiettistica. Il che non è per forza negativo, ma lo diventa quando si aspira ad una collocazione indipendente e di un certo tono. La Fandango, che ha acquistato la pellicola, avrebbe potuto optare per la distribuzione in piena estate, avendo a disposizione titoli migliori. Anche scrivere una critica è difficoltoso, perchè con il nulla non si sa dove andare a parare.



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