Film a Cannes - In concorso



I film presentati a Cannes quest'anno. In neretto il film italiano.

Tourner di Mathieu Amalric
Des hommes et des dieux di Xavier Beauvois
Hors la Loi di Rachid Bouchareb
Biutifiul di Alejandro González Iñárritu
Un Homme qui crie di Mahamat Saleh Haroun
Poetry di Lee Chang-Dong
Loong Boonmee Raleuk Chaat di Apichatpong Weerasethakul
Copie Conforme di Abbas Kiarostami
Outrages di Takeshi Kitano
Fair game di Doug Liman
La princesse de Montpensier di Bertrand Tavernier
Another Year di Mike Leigh
You my Joy di Sergueï Loznitsa
La nostra vita di Daniele Lucchetti
Il sole ingannatore 2 di Nikita Michalkov
Housemaid di Im Sang-soo


Proiezioni speciali fuori concorso

Robin Hood di Ridley Scott (film d'apertura)
Wall Street 2 di Oliver Stone
You Will Meet a Tall Dark Stranger di Woody Allen
Nostalgie de Lumière di Patricio Guzmán
Inside Job di Charles Ferguson
Over Your Cities Grass Will Grow di Sophie Fiennes
Tamara Drewe di Stephen Frears
L’Autre Monde di Gilles Marchand
Kaboom di Gregg Araki
Draquila - L'Italia che trema di Sabina Guzzanti
Abel di Diego Luna
Chantrapas di Otar Iosseliani

Inoltre, Tree of Life di Terrence Malick potrebbe essere presentato fuori concorso se il regista riuscirà a terminare in tempo il suo lavoro.
Certain Regard


Ha ha ha di Hong Sang soo
Blue Valentine di Derek Cianfrante
Angelica di Manuel di Oliveira
Les amours imaginaires di Xavier Dolan
Labios di Ivan Fund e Santiago Loza
Qu'est-il arrivé à Simon Werner? di Fabrice Gobert
The city below di Christop Hochhausler
Rebecca H. di Lodge Kerrigan
Pal Adrienn di Agnès Kocsis
Uvaan di Vikramaditya Motwane
Marti, dupa, craciun di Radu Muntean
Chatroom di Ideo Nakata
Aurora di Christi Puiu
La vie avant tout di Oliver Schmitz
Octobre di Daniel Vega
R u there di David Verbeek
Chongqing blues di Xiaoshuai wang


E' Daniele Lucchetti l'unico Italiano a conconcorrere per la Palma d'Oro a Cannes. Un plauso all'autore da sempre sostenuto dalla Croisette francese. Chi pensava che Mario Martone e Stefano Incerti fossero in lista si sbagliava. Solo fuori concorso il documentario satirico di Sabina Guzzanti. E poi un parterre molto forte. Mickalcov, autore russo fondamentale, presenta il suo nuovo "sole ingannatore" a distanza di 15 anni dal primo film che lo ha imposto come autore di spicco di un movimento di protesta, con risvolti poetici. E' il coreano Lee Chang-Dong a segnare un ritorno inatteso. Si propone con "Poetry", film che ha un'amalgama tematica complessa e in cui a quanto pare il leit motiv è rappresentato dalla"Poetry" del titolo. Doug Liman tenta il grande salto con la storia di Valerie Plame, agente CIA costretta a dimettersi dopo critiche e smascheramenti riguardo la Casa Bianca dell'era Bush sul "New York Times" da parte del marito. Nel cast Naomi Watts e Sean Penn. L'inglese Mike Leigh, artigiano di levatura, propone "Another Year" che chiude un ciclo lavorativo con il produttore Simon-Channing Williams, venuto di recente a mancare, e che rispolvera due vecchie volpi fantastiche, come Imelda Staunton e Jim Broadbent. Kiarostami punta sulla amore per una donna e per l'arte, e sceglie Juliette Binoche. "Copia conforme" è un pò un vincitore annunciato, anche perchè Kiarostami è una garanzia di visibilità. Tavernier torna con un soggetto in costume e due attori molto ricercati non solo per la bravura, Louis Garrel e Gaspard Ulliel per un film romanzesco a sfondo storico. Outrages di Takeshi Kitano è un titolo che dovrebbe segnare un altro ritorno. Ma non ad un genere, quanto a sè stessi. Spessi i panni filosofici-poetici-pessimisti, Kitano torna all'action. Hors la Loi di Boucharerd è un dramma storico argentino che si affida alle trovate del regista di "Indigenes" e "London River" per raffiguare la guerra per l'indipendenza algerina contro la Francia. Des hommes et des dieux ttocca ancora le corde algerine con il dramma dei monaci francesi in questa terra e un'analisi giornalistica un pò diversa. Il film ha un ottimo cast. Inarritu ha un'impostazione più latina con Javier Bardem protagonista e senza l'apporto di Guillermo Arriaga alla sceneggiatura. La Corea del Sud rispolvera un vecchio soggetto anni '60 su una cameriera che porta scompiglio in una famiglia, nel thriller "Housemaid" con lo stesso regista del film originale che qui è sceneggiatore. Haroun è il regista di Daratt, mentre Mathieu Almaric una colonna portante del cinema francese, presente in moltissimi film come attore di lustro, anche hollywoodiani, alla quarta regia. I due che mancano non so minimamente chi siano.


Domani elencherò le caratteristiche dei film fuori concorso.

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