Road to the Oscar-Golden Globes

1 parte

Innumerevoli i premi assegnati come ogni anno finora....Un tripudio di nomi, di sigle, di associazioni, di stranezze, di contrasti, di "For your consideration", di nomination. Non ultima la lista completa del "Globo d'oro". In primis, "Nine" perde la sua possibile vittoria all'Oscar come Best Picture. Il perchè è molto semplice: pur avendo avuto la nomination nell'apposita categoria dei "Globi" e candidature attoriali, mancano all'appello la segnalazione come Best Director e Best Screenplay. Il che, unito alle critiche a questo punto pessime e alla scarsa rilevanza in tutti i premi delle associazioni che sono, d'altronde, in disaccordo su molto in modo da segnalare tutti (il buon cinema autoriale), in accordo su altro (il pressante hollywoodiano "For your consideration" incide, come detto, nonchè variabili impazzite, tra parentela, appartenenza ad una scuola specifica, nazionalità, popolarità, necessità di avere un red carpet affollato di star, si pensi al "Golden Globe"), fa intendere come non ci sia più possibilità di arginare un fiume di melma pronto a scoppiare. Tornando ai Globi, c'è un'altra ingiusta e dolorosa mancanza, la nomination per "A serious man" by Coen Brothers. Ciò implica, nonostante gli altri premi e la critica calorosa, la quasi certa impossibilità di coronare, dopo la"Corman McCarthy's attitude", nuovamente il loro sogno di genialoidi, folli, autori a tutto tondo. Peter Jackson è stato spacciato fin dall'inizio, il film ha subito attacchi al vetriolo, per non dire altro. Poi l'incognita Clint-rozzo-Eastwood che, a quanto sembra, non ha chance serie di vittoria nella categoria principale, ma può riservare molte sorprese altrove. Clint-rozzo-Eastwood sarà candidato come regista? Le possibilità ci sono. Non si deve però dimenticare un certo astio incomprensibile nei suoi confronti con i due pezzi da 90 "Gran Torino" e"Changeling", un anno fa, dopo due Oscar da regista dal 1990 in poi e molte candidature. Invictus sembra molto debole rispetto ai sopracitati, proprio, per questo, avrà maggiore considerazione...Potere di Obama...Il film è ambientato in Sudafrica, racconta di Mandela, etc. etc. Escluderei da una probabile vittoria anche "An education", poco lanciato a livello mediatico, apprezzato e premiato, ma indirizzato su altre categorie, attrice in primis (Mulligan rules). Colpisce la mancata nomination ai "Globi" di Abbie Cornish per il film romantico (storia di invenzione costruita su John Keats, celebre poeta) "Bright Star", di Jane Campion.

Actress, Drama

Emily Blunt, The Young Victoria


Sandra Bullock, The Blind Side*


Helen Mirren, The Last Station


Carey Mulligan, An Education*


Gabby Sidibe, Precious*

Actress, Comedy/Musical



Sandra Bullock, The Proposal


Marion Cotillard, Nine


Julia Roberts, Duplicity


Meryl Streep, Julie & Julia*


Meryl Streep, It’s Complicated


Cosa si può notare?E' lapalissiano. I "Globi", a differenza degli Oscar non hanno il coraggio di puntare su outsiders, se non di sicuro effetto o rappresentativi di una certa realtà sociale (Gabby Sidibe, Precious). In questo senso del tutto immeritate le nomination di Julia Roberts, Meryl Streep e Sandra Bullock nella categoria musical/drama.Così come non ha senso la presenza della Cotillard nell'elenco delle protagonista, quando si tratta di un film ad alto contenuto di attori, senza attrici leader e gragarie. Scelte proposte dalla casa di produzione e accettate in virtù della possibilità di nominare un'altra attrice, recente Oscar, Penelope Cruz, nella categoria non protagonista. Ancora più scandalosa la presenza, come sempre, di un'unica categoria per la Best Supporting Actress (come per l'Actor), quando ci si ostina a dividere inutilmente in due, sotto l'egida "Drama" da una parte e "Comedy/Musical dall'altra, categorie che dovrebbero essere accomunate. Meritatissima la candidatura, imprevista, di Emily Blunt.Vi indichiamo, con asterisco, le possibili nominate all'Oscar, senza dimenticare qualche illustre mancanza, che vi elencheremo in seguito. Per gli attori, un unico "esordiente" per il film "The messenger", ci dicono splendido racconto su un Iraq "statunitense" e sulle introspezioni dei soldati, lontano o tornati in patria, nell'asservimento di un certo tipo di compiti, Harrelson, e tra i non protagonisti Tobey Maguire e Robert Downey Jr. nei protagonisti. Il resto era prevedibile. Tra le attrici non protagoniste svetta Moni'que con "Precious", storia ai limiti, di violenza, che ha appena vinto molti riconoscimnenti dall'African-American Critics, presentata al Sundance, amata ma al contempo odiata dalla critica, produzione di una certa Oprah (e tutti sapete chi è). L'asterisco definisce i probabili candidati all'Oscar.


Actor, Drama



Jeff Bridges, Crazy Heart *


George Clooney, Up in the Air*


Colin Firth, A Single Man*


Morgan Freeman, Invictus*


Tobey Maguire, Brothers






Actor Comedy/Musical


Matt Damon, The Informant


Daniel Day Lewis, Nine


Robert Downey Jr., Sherlock Holmes


Joe Gordon Levitt, 500 Days of Summer


Michael Stuhlbarg, A Serious Man*



Best Supporting Actress



Penelope Cruz, Nine*


Vera Farmiga, Up in the Air*


Anna Kendrick, Up in the Air*


Mo’nique, Precious*


Julianne Moore, A Single Man*






Supporting Actor


Matt Damon, Invictus


Woody Harrelson, The Messenger*


Christopher Plummer, The Last Station


Stanley Tucci, The Lovely Bones*


Christoph Waltz, Inglourious Basterds*



Best Director



Kathryn Bigelow, The Hurt Locker


James Cameron, Avatar


Clint Eastwood, Invictus


Jason Reitman, Up in the Air


Quentin Tarantino, Inglourious Basterds

Per i primi due, i favoriti, vi ricordo:






per il resto, a domani...






Correzioni al testo (ieri ero sentivo il peso della cinematografia di Griffith), il viaggio continua con altre tre pellicole che potenzialmente dicono addio alla vittoria. Spike Jonze, dopo "Essere John Malkovic", torna alla regia, con l'adattamento di un testo complesso, "Nel paese dei mostri selvaggi", per chi vi scrive perfetto, prontuario narrativo e poetico che descrive la psicologia dei bambini, la tipica estraniazione di quell'età che risponde alle emozioni troppo forti, la magia di una via d'uscita "mentale" che diventa fisica, per definirla più precisamente. Critiche non entusiastiche, ma la colonna sonora affidata a Karen O, la leader stepitosa degli Yeah Yeah Yeahs, è la migliore dell'anno e meriterebbe di essere premiata. Fuori dai giochi, da sempre, "Nemico Pubblico, la rielaborazione del gangster movie by Michael Mann.Qualche nomination tecnica? Forse, ma Mann è un regista troppo atipico nel sistema hollywoodiano, più alternativo nei blockbuster anche dell'ottimo Gus Vas Sant. Infine, il citato, post fa, "Everybody's fine" con Robert De Niro, remake di "Stiamo tutti bene" di Tornatore. De Niro dall'Actor's studio e da grandi film è passato a ruoli sovraccarichi e da tempo non ne azzecca una. La strada del ritiro è lontana, ma se la carriera si fosse conclusa alla fine degli anni '90, il caro Bob avrebbe mantenuto dignità e prestigio. E se arriva Rodriguez, in un prossimo film ("Machete"), a dirigerlo, ci vuole solo un biopic per rilanciarlo (i biopic dovrebbero favorire l'immedesimazione e i premi). A domani...

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