Christmas's time

Auguri di Buon Natale per chi ci crede...Personalmente detesto il buonismo qualunquista di questa fase...D'altronde io sono buono tutto l'anno (touchè, ;)) ma a Natale divento un misto tra il Jack di Nightmare before christmas e il Grinch, non quello di Carrey...Il mio film di Natale è stato sempre la famosa opera di Selick, appunto...Nightmare mi rincretinisce totalmente...Del tipo, se c'è uno store Disney nei paraggi, tenetemi lontano! Spenderei un capitale...Uno dei film che odio di più è "La vita è meravigliosa" di Capra. Per quanto l'american way of life non mi dispiaccia particolarmente (anche se con Obama stiamo raggiungendendo il culmine del politicamente corretto e anche se in Italia, di contrappasso, siamo all'assurdo nel non rispetto delle regole), Capra è, in questo masterpiece, talmente stucchevole e smielato che mi si cariano i denti solo a pensarci...Non ricordo quanto duri, so solo che ad un certo punto ero così addormentato che ho cominciato ad accelerare il dvd per trovare sollievo momentaneo. Ciò che mi infastidisce non è tanto il messaggio, ma la subdola manipolazione che viene attuata...lo spettatore viene travolto da tanta melassa che arriva a collassare senza accorgersene. Questo è un altro motivo perchè non ho mai adorato le varianti cinematografiche di Dickens e il suo canto di Natale, con un'unica eccezione e non è quella di Zemeckis in 3d. Dopo l'orrendo "Polar Express", non ho avuto la forza di andare al cinema per vedere come si sia ridotto Zemeckis dai tempi di "Ritorno al futuro". I suoi film sono giocattoli senz'anima, leccornie senza sapore, calze "sciccose" piene zeppe di carbone (che per quanto sia di zucchero, mi sembra un'offesa all'intelligenza dei bambini). La mia debolezza sta però nella celebre trasposizione dickensiana targata Disney, per la Tv, primi anni '80. Mio padre, forse, ancora ne conserva una videocassetta, scroccata tramite il vecchio caro registratore (che scomparve quando avevo tre anni e mezzo, quando ebbi la costanza di infilarci dentro forchette e cucchiai a più non posso, rallegrandomi di gusto perchè ne volevo uno nuovo). Primi anni '90. Il personaggio che odiavo è sempre stato Ebenezer Scrooge, Zio Paperone. Da bambini è tutto bianco e nero, tutti manicheismi. Oggi per Scrooge provo molto affetto. A Natale, però, non riesco più a gustare i vecchi classici di Tim Burton, Disney, e, a dir la verità, da tempo, non vedo Nightmare. E' un film che mi piace rivedere d'estate. Come ho riportato nella lista delle pellicole più belle dell'ultimo decennio, recentemente trasmesso su Sky (ieri era su SkyCinemaMania), mi ha particolarmente colpito "Racconto di Natale" con la Beart.
“Se le ombre che noi siamo vi hanno offeso, pensate a questo: che avete soltanto dormito”, fantastica citazione di un film che mescola scrittura ed inconscio sapientemente. Un film di grande statura, di grandi interpretazioni, di grande apertura. Il cinismo e la verità, i traumi e l’incompiutezza. E’ Natale, le menti si offuscano per poi liberarsi. E un giorno potrebbe durare all’infinito. E un giorno potrebbe lasciare tutto com’è.
Infine, ieri, ho potuto gustare l'ennesimo capolavoro di Lubitsch, "Scrivimi fermo posta", con James Stewart ed una sceneggiatura di ferro godibilissima. Meno ideologico di "Vogliamo vivere!", meno autocompiaciuto di "Ninotchka", divertissment puro, arguto ed esilarante...


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