La bottega degli orrori

Anno Uno






Primi 7 minuti...Un nerd orsuto pianta, per sbaglio, una lancia nella schiena di un altro cacciatore, un nerd che fa il raccoglitore, il solito imbranato, una donna contesa, mancanza di depilazione sotto le ascelle, posticcia, a dire il vero, una testa di cinghiale, l'umorismo sui genitori divorati...


Poi Frutti proibiti, allusioni adolescenziali al sesso, danza dello sciacallo, stregone, esilio, fuoco, nascondiglio imbecille, nerd secondo si affianca, sorriso, lupo, fuga, il nulla, campo lungo sulla natura, deficienza, sovraimpressione, campo lungo, fotografia che vira su colori non meno posticci ma meno fastidiosi, "hanno fatto la cacca qui", il massimo, lo schifo, Caino (Paul Rudd, della premiata ditta Apatow) e Abele, ruote, carrello, qualche stacco decente, peti, fulmine...

Il resto è una lunga serie di orrori cinematografici... I Monthy Phyton su livelli inarrivabili, lo scempiaggio della storia, le ellissi temporali, Michael Cera, dopo Juno (ma noi lo ricordiamo nella serie "Arrested Development", prodotta da Ron Howard), copia di sè stesso e del suo ruolo, da Nick & Norah a Suxbad, Jack Black alla frutta. La parodia è un genere complesso, tanto complesso da risultare ovvio, ma qui è la stupidità che arranca, senza un se e senza un ma. Deriva di comparse, di costumi, di budget, di regia. Manca un senso...Un uomo mangia la cacca, ed è l'unica cosa che simboleggia il lascito del film...Ai nerd americani del film tutta la "merde" del mondo...

Una scena:










Giudizio numerico: 1/10

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